IV- Come si sviluppa il bilinguismo: varietà, tipologie e prassi educative. Esistono nella letteratura scientifica sull’argomento svariate classificazioni di “bilinguismo” e “plurilinguismo”, ma in realtà queste hanno soprattutto valore per chi studia questo fenomeno e per classificarlo deve creare parametri per individuarne le varie tipologie. Ne elenco qui alcune sinteticamente come premessa ai consigli pratici educativi che a sua volta poi ripartirò in consigli ai genitori e suggerimenti agli insegnanti per il supporto a partire dall’età scolare (compresa la scuola materna). Un certo grado di bilinguismo primitivo, molto parziale e passivo è abbastanza diffuso: si tratta di parlanti che oltre alla prima lingua correntemente parlata ne comprendono una o più altre, ma solo passivamente, cioè senza essere in grado di utilizzarla pienamente nella comunicazione (es. l’inglese o il francese insegnato nella vecchia scuola media negli anni ’...
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III- Il cammino dell’educazione bilingue. Precisiamo intanto che in questa serie di articoli parlando di educazione bilingue abbiamo in mente il caso di genitori di lingue diverse o dei quali almeno uno parli correntemente una seconda lingua – in condizioni ideali a livello di lingua materna. Ci sono certamente casi di genitori che sono bilingui o plurilingui per varie ragioni, ma le cui conoscenze nelle altre lingue oltre quella materna, per quanto complete e di alto livello, sono pur sempre di fatto lingue apprese “in aggiunta” ad una lingua materna (o paterna). Anche in questi casi è possibile un’educazione bilingue con successo, ma l’impegno sarà più consistente poiché verrà a mancare una dimensione che spesso passa inosservata ma è invece fondamentale: la dimensione affettiva ed emozionale. Nessuno è in grado di esprimere allo stesso modo, cioè con la medesima naturalezza ed autenticità, i propri sentimenti ed emozioni in tutte le lingue che padroneggia, sebbene anch...
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II. Bilinguismo parte seconda: Come i bambini si impadroniscono del linguaggio. Tutti i bambini imparano almeno una lingua (non faremo qui distinzioni fra lingue o dialetti da punto di vista della funzione comunicativa e degli stadi di sviluppo del linguaggio è indifferente quale codice linguistico viene usato). Gli studi sul come si sviluppa la padronanza del linguaggio da parte dei bambini sono numerosissimi, ma la maggior parte di essi si limita a stabilire le tappe facilmente osservabili da qualunque genitore: inizialmente i bambini emettono suoni o combinazioni di vocali apparentemente prive di significato , poi verso un anno d’età cominciano con le prime parole che poi fino verso i tre anni continuano a combinare in funzione di frasi dapprima senza uso di regole sintattiche o di preposizioni o congiunzioni, poi con adeguamento graduale alle regole ed un rapido ampliamento del vocabolario, che verso i cinque anni consiste di alcune migliaia di parole. S...
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È iniziata la scuola, parliamo di bilinguismo Sull'argomento ci sono migliaia di studi e ricerche, dallo sviluppo del bilinguismo nei bambini fino alla decadenza delle capacità linguistiche nella vecchiaia. La maggior parte degli studi fanno riferimento e si richiamano l'un l'altro, pochi sono veramente originali, questo l'avevo già constatato venti o trenta anni or sono quando avevo iniziato a studiare questo argomento. In Germania a differenza di altre nazioni europee, il bilinguismo è considerato un problema a livello scolastico. O per essere più precisi, a costituire un problema agli occhi degli insegnanti sono le lingue dei bambini stranieri (che anche se nati in Germania restano stranieri). E per essere ancora più precisi e dirla tutta fino in fondo, non tutte le lingue costituiscono un problema: nessun insegnante tedesco si sognerebbe di sconsigliare l'uso della lingua d'origine coi figli a genitori americani (ed in minore misura francesi), men...